Dal 30 Ottobre al 1° Novembre, si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva del Consiglio Direttivo dell’Associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali – APS.
Con grande orgoglio, sono stati nominati due nostri Associati: Claudia Angelo come segretaria del Consiglio e Cristiano Tanas riconfermato presidente.
Oltre a Claudia, all’Assemblea hanno partecipato tre ragazzi dell’Associazione Mario Serafin CGS – APS, animatori e volontari dell’Oratorio Don Bosco di Selargius: Francesca Palma ed Emanuele Marras, il quale ha avuto diritto di voto in quanto delegato del presidente, entrambi membri del nostro Consiglio Direttivo oltre che Silvia Milia, volontaria del Servizio Civile.
Durante questi tre giorni si sono svolte numerose attività formative le quali sono state gestite dal relatore Luigi Cotichella, educatore, formatore, scrittore, attore, teologo, nonché uno dei più grandi animatori salesiani. Questi momenti hanno permesso ai ragazzi di porsi numerose domande sia riguardo l’operato portato avanti negli ultimi anni sia rispetto ai progetti che si svolgeranno in futuro. Sono stati sviluppati temi importanti partendo da due parole chiave: “Dirigere” e “Accompagnare”. Il primo tratta dell’Associazione in quanto tale e specifica i punti di cui bisogna tener conto per poter svolgere le attività nel migliore dei modi: valorizzare i talenti delle persone che compongono le nostre realtà e non limitarsi alla semplice distribuzione dei compiti, ma prendere in considerazione e valorizzare anche le idee degli altri; stabilire gli obbiettivi che ci si prefigge di raggiungere e quali sono le caratteristiche che devono avere. Queste possono essere racchiuse nell’acronimo SMART, secondo il quale un obbiettivo deve essere Specifico, Misurabile, Arrivabile, Realizzabile e Temporizzabile.
Il secondo si concentra sul rapporto tra l’educatore e i ragazzi. “Accompagnare” non si limita solo all’ascolto, ma è un impegno attivo che abbia uno scopo ed un fine, un percorso che deve andare di pari passo con una valutazione dei progressi umani di ciascuno utilizzando caratteri sia quantitativi che qualitativi. Tutto ciò non sarebbe possibile se non si diventa capaci di guardarsi dentro e autocriticarsi, chiedendosi quale sia il nostro rapporto con la destinazione ultima, con le persone che ci stanno intorno nella quotidianità e valutare quale sia il grado d’impegno che ognuno di noi mette per l’Associazione e per la comunità tutta.
Oltre a questi momenti formativi, i ragazzi hanno avuto modo di conoscere le altre realtà provenienti non solo da Cagliari, ma da tutta Italia avendo modo di potersi confrontare, con i loro rappresentanti, sia sulle varie attività che si svolgono in ciascuna Associazione, sulle problematiche che ciascuna di esse ha riscontrato e come le si è affrontate, sia su argomenti più generali come la fede e il concetto di comunità, sia sulle motivazioni che li hanno spinti ad intraprendere questo tipo di percorso. Questo ha permesso di instaurare o rafforzare le relazioni consentendo di sviluppare un senso di unità nazionale e la consapevolezza che il CGS non si ferma alla singola realtà territoriale, ma che facciamo parte di un’unica famiglia che viaggia nella medesima direzione.
Quest’incontro si è dunque rivelato essenziale per la crescita dei giovani che vi hanno partecipato, e contiamo di partecipare a queste giornate più frequentemente.